
Gli argomenti che caratterizzano i suoi spettacoli sono molto vari e controversi: dai temi della tossicodipendenza e l'elogio dei particolari effetti di droghe come marijuana, LSD e funghi allucinogeni, alla la religione e il suo bigottismo contradditorio, dalla pubblicità al sesso. Uno dei must è l'assassinio di John F. Kennedy, in cui espone una certa tendenza al cospirazionismo verso questo evento.
Bill Hicks non è un comico normale. I suoi tour sono irriverenti, stravolgono il pensiero degli spettatori più moralisti e intensificano le idee di quelli più aperti mentalmente. Lo scopo del suo spettacolo, come spiega in un intervista della BBC nel 1992, è quello di interagire con il pubblico come se fosse un proprio amico, e di instaurare un dialogo che verta su argomenti seri, tutto ciò con l'uso di una comicità pungente, mostrando così le contraddizioni dei vari temi trattati. Il suo intento era quello di far pensare.
Dopo aver capito il suo modo di fare è facile intendere che il fine del comico statunitense non è solo quello di far ridere la gente; dietro la maschera della comicità si nasconde infatti una filosofia che promuove palesemente la libertà di scelta di ogni individuo, senza che essa intacchi ovviamente la libertà altrui. Hicks crede fermamente che la vita sia solo "un giro di giostra", al quale decidiamo di partecipare e che non ha una vera importanza perché prima o poi scenderemo da quella giostra, come per dire che la nostra vita non è nient'altro che un momento di un'esistenza ben più lunga e rilevante. Per rendere più vivibile questo giro di giostra però bisogna compiere una scelta fra paura (ovvero la diffidenza e la sfiducia verso il genere umano) e l'amore (ovvero vedere tutta l'umanità come una cosa sola). Qui sotto vi proporrò proprio lo spezzone dello spettacolo in cui espone la sua particolare visione delle cose appena riportata. Buona visione!
Luca Martis
Luca Martis
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