
Dopo quattro anni di studio
all'accademia di arte cinematografica si dedica al cinema,
riscuotendo un discreto successo con i cortometraggi. Inizia la sua
carriera da regista nel 1953, producendo il primo lungometraggio
Paura e desiderio.
Le
caratteristiche fondamentali del suo cinema che permettono di
distinguerlo dal lavoro di altri registi sono: la passione per la
fotografia,
dato che Kubrick studiava attentamente l'inquadratura con una cura
inimmaginabile per l'illuminazione, per la prospettiva e per la
posizione degli attori in scena; la musica, con la quale
sottolinea i momenti particolari dei suoi film; il tempo
prolungato ed estenuante, elemento che ha sperimentato in ogni
suo film; la versatilità
con il quale si destreggia nei vari generi cinematografici,
dall'horror (Shining, 1980) al fantascientifico (2001:Odissea nello
spazio, 1968), sino ai film di guerra (Full Metal Jacket, 1987).
Inoltre il cinema di Kubrick non esprime mai una morale, lasciando
allo spettatore la totale autonomia di valutazione.
Qui sotto vi proporrò lo
spezzone finale del film 2001:Odissea nello spazio,
un film molto particolare dato che incarna in sè la filosofia
dell'Oltreuomo di Nietzsche (perfettamente deducibile in ciò che vi
sto proponendo). Il film è diviso in quattro parti:
- la prima parte è ambientata in Africa e vede come protagonista un gruppo di ominidi che, a seguito dell'arrivo di un monolite nero, imparano ad usare strumenti utili per la sopravvivenza;
- la seconda parte ci catapulta in un futuro in cui le missioni spaziali sono nella norma. Il dottor Floyd è in missione in una base lunare dopo il ritrovamento di un monolite nero sotterrato;
- nella terza parte il tema principale sarà l'intelligenza artificiale, che si ribella all'uomo. Uno degli astronauti, David Bowman, riesce a disattivare il supercomputer HAL 9000;
- nella quarta ed ultima parte, Bowman avvista il monolite nero e mentre cerca di avvicinarsi con una capsula, lo spazio viene cancellato. E' così che si ritrova in una stanza stile Impero, dove sopravvive e dove vede se stesso invecchiare. Quando raggiunge lo stato massimo della sua vecchiaia rinasce in forma di feto cosmico e scruta la terra.
- la prima parte è ambientata in Africa e vede come protagonista un gruppo di ominidi che, a seguito dell'arrivo di un monolite nero, imparano ad usare strumenti utili per la sopravvivenza;
- la seconda parte ci catapulta in un futuro in cui le missioni spaziali sono nella norma. Il dottor Floyd è in missione in una base lunare dopo il ritrovamento di un monolite nero sotterrato;
- nella terza parte il tema principale sarà l'intelligenza artificiale, che si ribella all'uomo. Uno degli astronauti, David Bowman, riesce a disattivare il supercomputer HAL 9000;
- nella quarta ed ultima parte, Bowman avvista il monolite nero e mentre cerca di avvicinarsi con una capsula, lo spazio viene cancellato. E' così che si ritrova in una stanza stile Impero, dove sopravvive e dove vede se stesso invecchiare. Quando raggiunge lo stato massimo della sua vecchiaia rinasce in forma di feto cosmico e scruta la terra.
Viene
fatto intendere che Bowman ha subito un' accellerazione evolutiva, impersonando così l'Oltreuomo di Nietzsche, concetto
reso ancora più chiaro dalla musica che accompagna l'intera scena,
ovvero Così parlò Zarathustra di
Richard Strauss.
Luca Martis
Luca Martis